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Avrei voluto …

Pubblicato da Giulia Jannone in News · 26/6/2009 23:51:17

Premessa: mail pervenuta dalla Socia Giulia Jannone che si pubblica netta totale completezza:

Caro Paolo.
Ti allego uno scritto che è un pò lungo. Lo so, hai ragione, ma come leggerai non si può e non si deve tagliare, bisogna trovare il modo per pubblicarlo integro sia on line che sulla carta- se si rifarà mai il notiziario- perchè è il mio omaggio a Luigi. In realtà se lo è fatto da solo l'omaggio, perchè ho allegato in maniera cronologica le mail di Luigi. Esse sono così belle che parlano da sole. lasciamo che parlino ancora una volta agli amici del GID. Non erano solo mie. Sono di tutti. Ti prego pubblicalo.

Ti prego anche di rappresentare tutta la mia partecipazione al dolore della Famiglia Masotto. " so che le parole sono nulla nella triste solitudine del dolore, ma il mio cuore è con loro" .
GIULIA IANNONE


Avrei voluto …
Di Giulia Iannone


Stavo lavorando a due articoli per il Notiziario GID. Luigi mi aveva prontamente affidato due rubriche aderendo con rapidità alla mia idea: una destinata alle  cronache  di gara dalla mia Regione di appartenenza, una di ordine tecnico,  e, “Avalon” un angolo “magico” destinato al sogno ed alla purezza della Nobile arte del dressage, che avevo scoperto essere pienamente radicata in Luigi. Mi era facile parlare con lui, soprattutto via e-mail. Essendo la mia una anima sensibile e timida, mi capita sovente di “mascherare” la mia insicurezza tra le parole di uno scritto. Più diviene fitto e più io traggo forza e trovo il coraggio di esprimermi. Luigi mi ha sempre risposto con una profondità di pensiero, una sensibilità, una energia, un entusiasmo, una solarità che mi faceva comprendere di volta in volta di essere di fronte ad un essere “illuminato” un CAVALIERE PENSANTE come diceva Kurt Albrecht. Però oggi, alla luce di quanto appreso a livello “terreno” che solo trasforma LUIGI in una stella di luce, di diversa entità incorporea ed intangibile, ho capito che quelle Sue eccellenti parole, larve di pensiero, non appartengono a me, a me soltanto. Io sono stato un mezzo, e posso essere un mezzo per portare ancora tra di voi frammenti di pensieri, prodromi di progettualità che avrebbe interessato tutti Voi, cari amici del GID. Nelle sue parole c’era posto per tutti. Gli piaceva l’entusiasmo e la voglia di fare. Forse aveva compreso che anche io come lui amavo le scintille di luce, i bagliori che brillano  all’orizzonte e che si faranno luce. Ma non una luce che abbaglia, una luce costante, semplice, ma sicura come la stella polare, unica stella fissa che guida in ogni stagione i naviganti. Lui sicuramente è entrato a far parte di questa costellazione.
Sarà la nostra luce per una navigazione dressage a gonfie vele.

La nostra conversazione iniziava con una mia mail intitolata “Vorrei”… era da poco stato nominato Presidente del Gid, ed io così gli scrivevo:

"Gentilissimo, Presidente Masotto. Anche se non ci conosciamo di persona, vorrei inviarle un saluto e significarle ogni cordiale augurio in occasione della sua nomina. Le confesso che la cosa mi ha colto un pò di sorpresa perchè nulla lasciava presagire ad un "changing of the guard" come si direbbe a Londra! ma sa, per chi come me vive in Campania è assai decentrato dalla realtà del dressage in quanto vissuto a livello federale e purtroppo anche di quanto accade al GID.  
Perchè, Lei si chiederà, una tal Giulia Iannone mi scrive ? Perchè io ho sempre vissuto il Gid come una grande famiglia, una famiglia dove condividere il dressage è assai facile e semplice ed immediato perchè non hai bisogno in continuazione di spiegare cosa senti vicino al Tuo cavallo, soprattutto quando danza con Te o in Kur o su un grafico di pensiero che si fa sentiero di vita. Quindi è come se all'improvviso fosse entrato in famiglia un nuovo "pater" che ci accompagnerà per 4anni.  Quattro anni di progetti insieme, di idee, di impegno, di entusiasmo da condividere e costruire insieme in un interscambio, una fusione o corrispondenza di umano agire, di umano sentire, di egual passione oltre che agonistica, anche puramente ideale all'insegna di ciò che intrinsecamente definiamo arte equestre. Non si spaventi se il mio parlare risulta troppo complesso, o troppo criptico. Per alcuni anni ho scritto anche sul Notiziario Gid divenendo voce della mia Regione Campania, e del "mio" modo di concepire il dressage nella sua purezza. Sinceramente mi piacerebbe ancora scrivere e parlare a tutti i cuori di questa magica disciplina. Le confesso che sono molto in difficoltà, perchè i cambiamenti arrecano in me sconforto e nostalgia e disorientamento. No, non la veda come una cosa negativa. Sono un pò come quei cavalli che quando cambiano scuderia sono titubanti, sono sensibilizzati, ma nulla cambia se per loro c'è una continuità di intenti, di voci, di sapori costanti, di momenti positivi che non si interrompono ma crescono con l'entusiasmo della scoperta e di poter costruire insieme elementi positivi pur nel rispetto del "passato" da cui non si può prescindere. Perchè mi trovo bene nel GID, è una famiglia, che le ripeto, risponde alle mie esigenze, anche se un pò lontana dalla mia realtà, per certi versi, e forse dovrebbe semplificarsi un pò. Ma "vorrei" - di qui il titolo della mia mail- che nulla si alteri, che tutto continui a prodursi con una rinnovata linfa, freschezza, che ovviamente potrà portare Lei - anche se non conosco il Suo background, il suo pensiero, il suo programma... sarebbe bello leggere sul sito qualcosa di Lei e del suo programma- all'insegna dei principi cardine che mi hanno convinto tanti anni fa e che spero si illuminino di nuove stelle nel firmamento del GRUPPO ITALIANO  DRESSAGE.

A lei invio un in bocca a lupo per il suo prossimo impegno e la speranza di conoscerci al più presto .... sia di persona o ancor meglio ideologicamente....”
Così iniziava con Luigi la conversazione epistolare alcuni mesi fa…. In ogni mail la promessa di incontrarci al più presto. Lo abbiamo fatto a livello emotivo ed interiore, e anche solo per poco ho scoperto dei semi bellissimi che sta a noi far germogliare:
Cara Giulia,
questa mia per dirti in modo forte e chiaro che il tuo "vorrei..." è il nostro "VOGLIAMO !!!"
Quello che vivremo in questi prossimi anni non sarà un GID "decapitato" ma, nei miei propositi, un'associazione con un Gruppo dirigente molto, ma molto, più vicino ai soci ed alle realtà periferiche.
Io mi sono fatto portatore di un'esigenza espressa dalla base in modo molto evidente e che chiedeva questo tipo di svolta.
Prima di acettare questo incarico ho chiesto precise condizioni:
- primo: che in consiglio ci fosse una più larga rappresentanza di Regioni,
- secondo: che in consiglio ci fosse una più ampia rappresentanza di Donne.
Poichè, nonostante il massimo impegno, questi due obiettivi sono stati raggiunti solo parzialmente, al primo Consiglio ho messo in chiaro che tutte le riunioni di Consiglio saranno "aperte" perchè il nostro prossimo lavoro sarà un lavoro di equipe e non del solo Comitato di Presideza.
Questo lo puoi leggere nelle News del sito, infatti ho preteso anche che vengano pubblicati tutti i verbali di consiglio.
E' mia intenzione far partecipare alle decisioni tutti i soci che, con passione e sacrificio, contribuiscono alla diffusione di questa disciplina.
Ben venga pertanto la tua carica di entusiasmo e la tua disponibilità!!!
Quanto prima vorrei fare una viaggio verso Campania e Puglia per incontrarVi di persona.
Nel frattempo non temere di sottoporre a me ed al Consiglio qualsiasi iniziativa od idea ti venisse in mente di realizzare.
Con l'invito a voler partecipare alle nostre riunioni (la prossima è domani alle ore 16 nello studio di Roberto Gatti in centro a Milano) e con un caloroso abbraccio ti saluto, sperando di risentirti presto.
Luigi Masotto

Successivamente iniziai a entrare nel vivo della nostra collaborazione giornalistica. A questa mia “povera e umile mail” seguirà la lettera più bella che mi ha scritto Luigi, di una purezza e dolcezza unica. Io credo che questa sia la sua “sfragis” dicevano i Greci, uno sorta di marchio di fabbrica in cui è racchiusa la concettualità di un cavaliere, di un giudice, di un essere intimamente sereno e “lavoratore” , abituato a camminare passo dopo passo sul sentiero del sogno. Per fare del sogno una realtà.

Buona sera...
Presidente Masotto.
Non c'è ancora abbastanza confidenza tra di noi, anche se in ambiente equestre generalmente si saltano i convenevoli per arrivare in medias res, ma si rispetta la Forma che diviene sostanza - questo richiede la nobile arte del dressage- Dunque.... Buona sera!

Non ho avuto il modo di salutarla dato che è venuto in Regione -Campania- nella sua doppia veste di Giudice e Presidente. ma non mancherà occasione. Io a volte preferisco una conoscenza concettuale, bellissima è quella epistolare che tramuta gli spazi di silenzio in parole, in parole personalissime, e quindi fiorite dall'incontro di quel unico e speciale carattere che risplende in uno scritto.
Non mi dilungo. Le scrivo oltre che per salutarLa, anche perchè sono stata contattata dal  Vostro delegato GID Patrizia Varriale, su indicazione del Vostro Segretario Paolo Peron. Credo io possa essere utile per la compilazione del notiziario GID. Se mi da maggiori ragguagli in merito e sul tipo di articolo di cui avete necessità, io sarei ben lieta di continuare a collaborare per un notiziario che mi piacerebbe anche più tecnico, più ampio con uno sguardo si al settore regionale ma di ampio respiro, come piccole luci che risplendono nel firmamento dressage . Cronaca di gara, riflessioni anche tecniche, spunti e più informazione per TUTTI. Mi scusi la divagazione, ma avevo in essere questo ragionamento, e l'ho estrinsecato. Se può essere d'aiuto, in tale ottica compositiva, potrei anche consentire la pubblicazione di alcuni miei articoli più tecnici di dressage che compilo per dei siti vari con cui collaboro. Dunque. Questa è la mia rosa di disponibilità e mi dia le coordinate di intervento.

La saluto e aspetto  "sue parole".

“Buona sera...
Giulia

Ho molto gradito la sua e-mail che condivido nella sostanza.

Al di là dei convenevoli, poichè non ci conosciamo nè come ruoli istituzionali nè come persone, le vorrei illustrare alcuni aspetti della mia indole e degli obiettivi che mi sono prefisso nel momento in cui ho dato la mia disponibilità a ricoprire la carica di Presidente del G.I.D.

Io ho le caratteristiche di un lavoratore, che per le cose in cui crede dedica tempo e risorse.
Non sono un politico che aspira ad una poltrona deinde ne conseguano potere e lucro.
Sono sempre stato uno sportivo praticante ed ho sempre amato lo sport perchè mi ha dato modo di mettere alla prova le mie qualità.
Sono arrivato tardi all'equitazione ma amo a tal punto i cavalli che non riesco a venderli e mi ritrovo ora con più di dieci soggetti.
Con due di questi ho vinto medaglie d'oro ai campionati italiani di cross.
Non mi piace fare la primadonna, anzi, amo coinvolgere altri entusiasti come me, sempre che lo spirito che ci accomuna sia quello puro del vero sportivo.
Odio tutte quelle persone che utilizzano lo sport per i loro biechi interessi.
Nel GID le cose si stavano avariando....
Un gruppo di appassionati mi ha coinvolto per ridare vigore all'Associazione... ed eccomi qui.
Il GID deve esprimere tutta la voglia di vivere e di stare insieme ai nostri cavalli, che è l'intima natura di ogni vero cavaliere.
Il lavoro in piano è sinonimo di intesa.
Per intendersi bisogna parlarsi, o meglio esprimersi, e sapere ascoltare.
E nella tranquillità del rettangolo col cavallo ci si parla, ci si ascolta e poi... ci si intende.
Gli strumenti di oggi ci consentono di comunicare con gli altri in moltissimi modi, ma internet sta facendo la parte del leone.
Per questo motivo ho voluto che fosse prima rivista la veste ed i contenuti del nostro sito.
Ma non per questo voglio tralasciare il nostro giornalino, sui contenuti del quale siamo in sostanziale assonanza.
Pertanto le posso garantire che sarò veramente lieto di visionare, assieme a tutto il Consiglio, il materiale che lei vorrà proporci.
Se lo ritiene utile, potremmo anche considerare l'idea di riservarle una rubrica espressamente dedicata.
Detto tutto ciò, mi consenta però di dissentire sulle proprietà della "conoscenza concettuale...epistolare".
Sono intimamente convinto che la conoscenza fatta con un rapporto reale e diretto sia molto più veritiera ed autentica perchè coinvolge tutti i sensi e non solo la mente.
La gestualità, lo squardo ed altre manifestazioni esteriorizzano le nostre emotività molto meglio di qualsiasi parola, detta o scritta.
E senza ingannare.
Mentre invece dietro le parole dette o scritte si possono celare mille cose.
Non mi dilungo oltre.
Spero di leggerla presto, ma ancor più  spero di incontrarla presto.
Saluti


----Messaggio originale----
Da: giuliaiannone@alice.it
Data: 30-mag-2009 20.47
A: <luigimasotto@virgilio.it>
Ogg: sul contatto.....
Presidente Buona sera.

Inutile dire che la Tua risposta mi ha soddisfatto moltissimo e dei passaggi sono molto emozionali, mi fa piacere anche quando una altra mente non è in pieno accordo con la mia perchè questo genera sublimi armonie di bellezze diverse!


Dato che non mi hai fatto una richiesta precisa di un pezzo- come mi era parso di capire dai miei informatori- allora Ti propongo io un pezzo di riflessione tecnica. E' un percorso personale tecnico che sarebbe bello condividere con amici dressagisti.... non si sa mai la "luce" da dove possa arrivare o filtrare, e nel dressage tutto contribuisce a migliorare gli strumenti di linguaggio per interagire con l'essere cavallo.
Buona lettura. Ti allego anche due foto sull'argomento.
GIULIA
Luigi mi rispondeva:

Cara Giulia,
Grazie!
Ho ricevuto l'articolo e sono molto soddisfatto dell'argomento e del contenuto!
L'ho già trasmesso a Paolo Peron ed a Simona Tacchini (responasabile della comunicazione) per la sua prossima pubblicazione.
Passando ad altro: ho postato sul sito un intervento sulla concomitanza dei concorsi.
Avrei piacere che tutto il popolo dei dressagisti inserisse un commento per poter poi fare da portavoce presso la FISE.
Perciò ti chiedo cortesemente se volessi invitare le tue conoscenze a prenderne visione ed eventualmente ad inserire un commento.
Con un po' di imbarazzo poi ti chiedo un piccolo piacere:
mi è andata persa la risposta alla tua precedente e-mail... potresti rimandarmela?
Ringraziandoti nuovamente per tutto quanto stai facendo e quello che vorrai fare per il GID e per il DRESSAGE, calorosamente ti abbraccio e ti saluto, certo di risentirti presto.
Ciao,
Luigi




----Messaggio originale----
Da: giuliaiannone@alice.it
Data: 31-mag-2009 20.11
A: <luigimasotto@virgilio.it>
Ogg: I: Articoli sul Giornalino
Questa la mail smarrita?
Credo di si.
Allora volevo sapere se Ti interessa per il Notiziario una piccola cronaca di gara della I tappa GID di dressage svolta in Campania. Solo se Ti interessa ci lavoro altrimenti mi dedico ad altro.

Ah, mi dimenticavo che ...sì mi piacerebbe tanto Tu mi dedicassi una rubrica tutta mia.... la vorrei chiamare "Avalon" l'antica sede dei cavalieri e della corte di Re Artù. un concetto che esprime la purezza leggendaria, la lealtà, la verità e la missione del vero cavaliere . Il motto diceva "un cavaliere è votato al coraggio, le sue parole dicono sempre la verità...." la purezza delle origini mi porta a toccare i temi ed i caposaldi del dressage classico, i veri ideali che devono animare la nobile disciplina. Un viaggio secondo me molto emozionale e a me molto caro.

TI VA?

“Certo che mi va !

Brava! Così mi piace!!

Ok per l'articolo sulla tappa Campana ed Ok per la tua rubrica!!!

Il materiale lo pubblicherei sia sul sito che sul giornalino perchè sono convinto che i due strumenti abbiano due bacini di utenza e due visibilità diverse.
Il primo è più immediato (ma poi uno non si va a rileggere le cose inserite tempo addietro) ed è rivolto a gente più tecnologica, mentre il secondo è più classico, rimane per settimane od anche mesi a disposizione sui tavolini dei centri ippici e viene visto da un pubblico che normalmente non va in internet a cercare notizie sul dressage.

Attendo con impazienza.

Luigi

PS. Si la e-mail è proprio questa, grazie 1000”


…Poi non ci siamo “sentiti, né incontrati mai, né letti più in mail. Ora sono io che attendo con impazienza, Caro Luigi.  Ma le Tue parole sono così presenti e realmente tangibili che sei con me e con tutti noi, come se sapessi che all’altro capo  del Pc ci sei, ci sei stato, ci sarai sempre a leggere del nostro dressage.  Avrei voluto vedere realizzato quello di cui così brevemente abbiamo scritto.  Ora  lo so dove sei… Sei ad Avalon, la città del sogno, di cavalli e cavalieri puri e leggendari.  A presto sentirci”.
Giulia


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