Il giallo della Truppa che non va agli Europei (LIBERO 16/05/2009) - NEWS - Gruppo Italiano Dressage

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Il giallo della Truppa che non va agli Europei (LIBERO 16/05/2009)

Pubblicato da Libero in News · 16/5/2009 09:24:02

La notizia ha fatto il giro del seppur ristretto mondo del dressage italiano in pochi minuti: Valentina Truppa non andrà ai Campionati d’Europa di Windsor.
La “recordgirl” della speciallità in rettangolo, tre volte consecutivamente campionessa World Cup Young Riders,e vincitrice di ben sei medaglie, di cui due ori, ai Campionati Europei, che dopo le eccellenti prove date sui terreni spagnoli tra i seniores strizzava l’occhio al massimo ingaggio continentale previsto per agosto a Windsor, per voce del suo main sponsor, trainer nonché giudice internazionale Enzo Truppa, ha fatto sapere con grande serenità – quella che contraddistingue per altro ogi espressione di questa brillantissima atleta che veste la divisa dei Carabinieri – che non parteciperà agli europei.

Così ci siamo rivolti proprio a Enzo Truppa per conoscere le motivazioni di una rinuncia così importante nella carriera di Valentina, e lui ci ha detto:
"L’impegno economico in termini di preparazione presso un tecnico di grande spessore (attualmente Valentina e’ seguita da Jean Bemelmann) e di costi di trasferta e’ sinceramente al di la’ delle nostre possibilita’ economiche".

Si tratta quindi di come affrontare le spese occorrenti alla partecipazione agli Europei e non l’acquisizione di un nuovo cavallo con il supporto Fise.
«Esatto. Valentina, per sua formazione etico-professionale, non ha mai accettato e dubito lo faccia mai in futuro, di montare un cavallo non addestrato da lei e tanto meno vorremmo che la FISE acquistasse un cavallo da Grand prix ai costi proibitivi che girano oggi. Siamo in grado di addestrare i nostri giovani cavalli fino a livello internazionale e contiamo di continuare così. Sicuramente non possiamo aggiungere a questi gravosi impegni economici anche oneri inerenti alla partecipazione a Campionati, Olimpiadi. Non vogliamo instaurare alcuna polemica con la FISE, ma semplicemente esponiamo il nostro rammarico.

Di quali cavalli dispone Valentina?
«Oltre a tanti giovani cavalli in lavoro, dispone di tre soggetti di livello internazionale: Chablis, che ha già vinto tanto e ora si affaccia alla grande ribalta; Corallo Nero, italiano di 10 anni che alla sua prima stagione in Grand Prix si sta ben comportando; e poi quello che ritengo un fuoriclasse, Eremo Del Castegno, italiano di 8 anni plurivincitore di gare internazionali a livello ST Gorge e Inter 1 e avviato, ci auguriamo a breve, a esordire in Grand Prix».

Cosa implica per un privato una preparazione e una trasferta come quelle necessarie per un Campionato d’Europa?
«Un notevole impegno in termini di “attività specifica” cioè dedicata a quel particolare evento presso un istruttore di grande caratura tecnica per contribuire a far maturare quel “plus” che possa far crescere (in termini percentuali come si usa ragionare in dressage) la performance del binomio. Oltre a ciò occorre organizzare la trasferta: spostamento del cavallo/i, i groom, viaggi, alberghi per tecnici e relativi costi professionali e molto altro».

Qual è stato l’interesse espresso dalla Federazione nella preparazione di Valentina a questo appuntamento?
«A tutt’oggi non siamo stati interpellati in proposito, quindi non saprei, in tutta sincerità, cosa rispondere»

Cosa vi aspettavate dal Dipartimento dressage?
«L’elaborazione di un programma tecnico condiviso, con relativo supporto economico, oltre alla assunzione, da parte della FISE, dei costi di trasferta, considerando che a Windsor si rappresenta ufficialmente l’Italia. Ora ci auguriamo che si ritorni a discutere di programmi tecnici condivisi atti a formare una squadra competitiva, con iniziative “concrete”. Le medaglie ottenute in passato erano figlie anche di una pianificazione quasi “maniacale”.

Valentina come sta vivendo la vicenda?
«È una ragazza matura, io e sua madre non possiamo che esserne orgogliosi. Pur nella grande amarezza del momento, si rende conto che non potremmo sostenere da soli l’impegno economico per partecipare a questi eventi. Occorre riflettere sul fatto che i soli costi di traghetto per la Gran Bretagna ammontano a circa 1800 euro, a cui vanno aggiunti i costi di del trasporto del cavallo (una enormità se fatto con viaggio singolo) viaggi atleta e tecnici nonché i costi professionali di questi ultimi. Ha capito che ciò era francamente fuori dalla nostra portata».




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