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CAMPIONATI EUROPEI PONY - COL. LODOVICO NAVA

Pubblicato da Lodovico Nava in News · 31/7/2013 09:20:37

Nei giorni 23-28 luglio 2013, nei possenti e prestigiosi impianti dell’AREZZO EQUESTRIAN CENTER, si sono disputati i Campionati Europei Pony delle tre discipline olimpiche.
L’importanza, la portata e il valore tecnico della manifestazione sono risultati, alla fine, inversamente proporzionali all’altezza dei principali protagonisti, i pony ( altezza massima m.1,51 ) e all’età dei cavalieri( anni 16! ).
Quest’ultimi saranno i campioni del domani.
L’Italia è stata rappresentata da tre squadre, con sei componenti nel salto ostacoli e nell’Eventing e tre nel Dressage, con il pesante handicap  per gli azzurrini dressagisti di non potere scartare il peggiore risultato della squadra.
Delle tre discipline l’unica che ha cullato la possibilità di salire sul podio è stata quella del completo.
Un sogno che si è dissolto con l’ultimo percorso ad ostacoli dell’ultima delle tre prove del nostro bravissimo Matteo Guiducci, sino a quel fatidico momento secondo nella classifica individuale  e di squadra! Non per niente il termine “completo”, oltre che essere sinonimo di una preparazione tecnica ed agonistica a 360°, vuole essere anche fonte inesauribile di emozioni all’ultimo stadio.
Alla fine oro all’Inghilterra, argento (amaro) per la Francia e bronzo all’Irlanda. Un onorevole quarto posto (amaro) per l’Italia., con tanta delusione ed amarezza per tutti. Ci consola il fatto che la squadra c’è e che “mancò la fortuna non il valore”!
Ma parliamo del dressage.
Le tradizionali Nazioni mattatrici (Germania oro, Olanda argento e Inghilterra bronzo) hanno confermato la loro indiscussa superiorità. L’Italia settima a pochi punti da Francia e Belgio, ha pagato il dazio dei soli tre partenti e \tquesto handicap è testimonianza di una onorevole prestazione.
Il risultato e la nostra classifica non debbono essere il solo motivo di analisi. E’ emerso chiaramente che la soglia del 70% è conditio sine qua non, diventa difficile andare oltre ad un risultato di maggiore spessore tecnico. Le nostre azzurrine Remold Valentina (68,974%)  Campanella Alice (68,231%)  hanno fornito una buona prestazione tecnica mentre Berni Lucia ( 65,718%)  non è stata all’altezza  della situazione come si sperava.    
Nella prova individuale  mentre Alice riusciva ad entrare nell’elite delle 15 finaliste, che rappresenta un risultato di tutto rispetto, la sfortunata Valentina non ha potuto disporre de suo pony Wonderboy, infortunato, mentre Lucia ha confermato le performances  ottenute nella prova a squadre.
In ultima analisi il Campionato Europeo ha ancora una volta confermato che nella prestazione del binomio concorrono diverse componenti  che si distribuiscono, in misura variabile, e, alla fine, danno vita al binomio. Esse variano tra la preparazione tecnica e la sensibilità del cavaliere, la validità (importantissima) dell’assistenza tecnica e ( ma non da ultimo!)  la grande valenza, la classe o il talento, la distinzione, il fascino, il carattere, la conformazione morfologica, del pony.
L’applicazione saggia e costante dei principi di base risulteranno indispensabili per esaltare ciò che del cavallo può essere esaltato, ma niente di più.
Quando il binomio effettua il giro intorno al campo di gara prima di iniziare la prova, non solo gli addetti più o meno tradizionali ma anche una buona parte del pubblico hanno già la sensazione di come andranno le cose, al lordo di eventuali errori o di personalismi di qualche giudice!
Il cavaliere plasma una  materia viva. Ma il pregio della materia condiziona l’apoteosi finale.

                                                                                              Col. Lodovico NAVA    


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