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Nozioni Veterinarie
Biomeccanica delle andature
Ovvero..... Eppur si muove…..
Fin dalle prime lezioni di equitazione gli istruttori ci spiegano che il cavallo si muove in tre "modi", le andature, chiamati passo, trotto e galoppo.
Più avanti nella istruzione impariamo che vi sono "velocità" diverse in ogni andatura e impariamo ad avere orecchio per impostarle e manternerle.
Più avanti ancora, almeno chi si interessa di dressage, impara che vi è anche un ritmo, un numero di falcate al minuto, tipico di ogni cavallo e che va conosciuto e mantenuto. Anche chi si occupa di salto ostacoli e di completo deve sentire questo ritmo e mantenerlo per facilitare il compito del cavallo e per garantirsi una maggiore probabilità di percorsi netti e di cross che passino la visita finale…
Tutto resta però abbastanza nebuloso almeno fino a quando l'allievo riesce a ottenere il ritmo o la velocità corretti e l'istruttore riesce a fargli percepire l'istante magico.
Per riuscire a capire meglio cosa sta succedendo sotto al cavaliere entrano in gioco gli scienziati di biomeccanica. Questi, misurando angoli, velocità, spazi percorsi di ogni singolo arto nelle diverse variazioni delle andature riescono a darci una immagine oggettiva di ogni singolo movimento del nostro equino, aiutando così i cavalieri meno dotati di istinto ad assimilare e mettere in pratica il primo gradino della scala del training: il RITMO.
Quante sono le andature?
Questa è una tipica domanda di esame per il conseguimento del primo grado, e la risposta è generalmente: tre. Da un punto di vista biomeccanico invece la risposta esatta sarebbe 120.
Sì, non è un errore di stampa, infatti già nel 1965 il signor Hildebrand ha definito matematicamente cento venti andature possibili, alcune naturali altre acquisite, tra le quali l'ambio, vari tipi di ambio interrotto, il galoppo in 4 tempi tipico del cavallo da corsa, il trotto da corsa, l'ambio da corsa e così via.
Allora la domanda andrebbe riscritta come "quali andature sono impiegate negli sport olimpici", così potremmo rispondere tre, perchè se aggiungiamo le discipline western allora non basta più perchè nelle competizioni di western pleasure viene presentata un'andatura diversa, il jog, intermedia tra il trotto e il passo.
Le diverse andature del cavallo; in grigio l'area tipica delle andature richieste in dressage
E per il dressage?
Qui c'è qualche complicazione in più perchè abbiamo anche altri tipi di movimento che non sono più semplici esercizi ma sono variazioni delle andature come il passage o i cambi tempo tempo.
Allora si potrebbe partire dalle definizioni di andature del regolamento, ma sono ancora troppo vaghe per dare una misura univoca di ogni andatura.
La dimostrazione della insufficienza del regolamento nel determinare quale sia il movimento ottimale per ogni andatura è chiaramente riscontrabile nelle definizioni.
Infatti, le andature si valutano da:
"l'impressione di insieme …." e solo dopo dalle altrecaratteristiche.
Cosa dicono i matematici?
I veterinari che si interessano di studi di biomeccanica hanno tentato di aggirare l'ostacolo della nebulosità del regolamento e della soggettività dell'impressione, misurando i vari aspetti delle andature dei cavalli che ottengono i punti più alti dai giudici e questo studio ha evidenziato molti aspetti interessanti.
A volte infatti i giudici si avvicinano a quanto descritto dal regolamento, altre volte ne sono molto distanti.
Un solo esempio oggi. Date un'occhiata alla foto di questo galoppo e, compito a casa, confrontatela con la descrizione del galoppo ideale presente nel Regolamento di Dressage. Tenete presente che questo galoppo ha ricevuto un 10 da giudici di esperienza mondiale.
Conclusione, ovviamente provvisoria.....
Non è compito ne' dei veterinari ne' dei matematici addentrarsi nella valutazione della correttezza o meno di certi punteggi, vi sono specialisti in questo campo tra i quali si verificano sempre accesissime discussioni (vedi Dressage Global Forum 2009 e precedenti…)
Il motivo e l'utilità di queste indagini è cercare di capire cosa è necessario presentare per ottenere un punteggio interessante. Solo in seconda battuta a volte queste ricerce vengono impiegate per valutare se vi siano rischi fisici per il cavallo nel richiedergli particolari movimenti più o meno artificiali.
Nelle prossime puntate, se lo vorrete, potremo approfondire l'argomento andatura per andatura.
Michele Toldo