COSTRUIRE la POTENZA del CAVALLO per il DRESSAGE
(The McPhail Chair Report N 9)
Un programma di allenamento comprende tre componenti differenti, ma
complementari:
TIPI di ALLENAMENTO:
1) il condizionamento CARDIOVASCOLARE che riguarda la capacità dei
sistemi respiratorio, cardiovascolare e muscolare di produrre l’energia
adeguata allo sforzo richiesto
2) l’allenamento di potenza che aumenta la potenza o la resistenza di
gruppi muscolari specifici
3) gli esercizi di potenziamento della scioltezza che aumentano l’ampiezza
del movimento delle articolazioni
SPECIFICITA’ dei DIVERSI SPORT
Gli sport equestri abbracciano un ampio range di attività con
conseguente ampio range di metodi di allenamento del cavallo e del
cavaliere. Per ottenere il massimo beneficio da un programma di allenamento
è necessario un programma personalizzato.
I fattori che devono essere considerati comprendono l’età ed il precedente
allenamento del cavallo, il tipo di sport, il livello di competizione ed
eventuali traumi precedenti che possono incidere sulla prestazione e la
salute del cavallo.
Il DRESSAGE richiede un minore livello di allenamento cardiovascolare
rispetto ad altre discipline quali il polo, il completo, le corse al
galoppo etc,ma alcuni cavalli da dressage sono comunque carenti in questo
ambito.
D’altra parte la scioltezza e la forza sono estremamente importanti per una
buona performance.
Questo articolo vuole mettere a fuoco l’allenamento alla forza o potenza ,
un’area spesso trascurata nel corso della preparazione dell’atleta equino
per livelli di competizione più elevati.
LA NECESSITA’ dell’ALLENAMENTO di POTENZA
Sebbene alcunii cavalli possano riuscire senza un allenamento di
potenza, è probabile che molti non riescano a raggiungere i vertici del
successo per la mancanza di potenza. Il miglioramento della forza
muscolare, non solo facilita la prestazione, ma previene anche i traumi,
riducendo il rischio di stiramenti muscolari e stabilizzando più
efficientemente le articolazioni. L’importanza della stabilità articolare
non dovrebbe essere sottovalutata; negli atleti umani si ritiene che più
della metà dei traumi sportivi potrebbe essere evitata da un appropriato
allenamento. I migliori risultati si ottengono quando gli esercizi di
potenza sono specifici per un certo sport. Un allenamento di potenza non
specifico costruisce masse muscolari non utili, che anzi possono anche
costituire un handicap; il peso addizionale aumenta il consumo energetico,
aggiunge carico sugli arti, e impedisce la dispersione di calore durante lo
sforzo.
Pertanto il primo passo per programmare un allenamento di potenza per i
cavalli da dressage è definire ciò che questo sport richiede. A questo
scopo è bene intendersi su alcuni termini:
FORZA MUSCOLARE
È la forza prodotta in una singola contrazione massimale del muscolo
POTENZA MUSCOLARE
È il rapporto tra forza e velocià della contrazione
RESISTENZA MUSCOLARE
È l’abilità ad effettuare contrazioni sottomassimali ripetutamente senza
fatica.
Gli sport che richiedono forza muscolare e potenza sono quelli che
richiedono momenti esplosivi di attività quasi massimale, come lo stacco
per saltare o accelerare rapidamente da uno stop. Per queste attività è
necessario un allenamento di forza di alta intensità, con un numero
relativamente piccolo di ripetizione dell’esercizio. Un carico progressivo
si ottiene aumentando l’intensità piuttosto che la durata dell’esercizio,
cosicché i muscoli lavorano più forte e non più a lungo.
La RESISTENZA MUSCOLARE è necessaria quando contrazioni sottomassimali
vengono ripetute per un certo periodo di tempo, come avviene nell’eseguire
diversi passi di piaffe o passage.
L’allenamento per migliorare la resistenza muscolare viene fatto a più
bassa intensità, ma con un minor numero di ripetizioni. Un carico
progressivo si raggiunge aumentando il numero di ripetizioni, così che i
muscoli lavorano più a lungo anziché più forte.
Se vogliamo applicare questi concetti al dressage, le arie alte richiedono
forza e potenza, ma queste non sono l’obiettivo per la maggior parte di
noi. I cavalli da dressage che si preparano a competizioni a livello medio
e avanzato necessitano di costruire la resistenza nei muscoli deputati alla
riunione. Tali muscoli si contraggono ripetutamente falcata dopo falcata, e
migliorandoli consentiamo al cavallo di mantenere la riunione per un
periodo più lungo, senza affaticarsi. Pertanto il programma di allenamento
deve basarsi su esercizi che attivano i muscoli appropriati e simulano il
range e la velocità del movimento articolare durante i movimenti del
dressage.
EFFETTO dell’ALLENAMENTO di FORZA
Se un cavallo è sottoposto alla stessa entità di sforzo ogni giorno,
raggiunge e mantiene un certo livello di allenamento e forza, ma non
continua a diventare più allenato e forte. Miglioramenti nella forza
risultano da un incremento graduale nella quantità di esercizi di forza.
Dopo ogni incremento tale livello di esercizio viene mantenuto per un certo
periodo per consentire al fisico di adattarsi prima di iniziare un livello
superiore. Questa alternanza di incremento del’esercizio con il suo
mantenimento è conosciuto come carico progressivo. Se si sospende
l’esercizio o viene ridotto si perdono i risultati ottenuti nei muscoli.
L’effetto a breve termine di una sessione di lavoro massimale è produrre
danni microscopici all’interno del tessuto muscolare che solitamente
guariscono nel corso di due giorni circa. Nel lungo periodo, questi
adattamenti facilitano la capacità del muscolo di sostenere il lavoro
richiesto.
Un allenamento di forza insufficiente non riesce a determinare un
adattamento proficuo, ma un allenamento di forza eccessivo o tempi di
recupero insufficienti tra una sessione di lavoro e l’altra porta a lesioni
da sovraccarico. Il rischio di sovraccarico è ridotto svolgendo esercizi
diversi in giorni successivi e consentendo giorni di riposo o di lavoro
meno intenso tra sedute faticose.
Il sistema muscolare risponde rapidamente ad un programma di allenamento di
forza, con cambiamenti significativi che si producono in solo poche
settimane. In contrasto le strutture di supporto degli arti (ossa,
legamenti, tendini) si adattano più lentamente ed in un periodo di molti
mesi. Di conseguenza, nei primi stadi di un programma di allenamento il
carico di lavoro deve consentire l’allenamento muscolare all’interno di
limiti che non danneggino i tendini ed i legamenti.
Quando l’obiettivo è migliorare la potenza muscolare o la resistenza, gli
esercizi di potenziamento dovrebbero essere integrati in due o tre sessioni
di allenamento alla settimana, che bilanciano la necessità di sufficiente
stimolazione muscolare, con la necessità di riposo per la rigenerazione
muscolare. Per mantenere il livello raggiunto è poi necessario effettuare
una seduta settimanale di esercizi di potenziamento.
METODI di ALLENAMENTO di POTENZA per il DRESSAGE
Poiché i cavalli non possono essere allenati a sollevare pesi o a lavorare
con attrezzi da palestra, dobbiamo essere creativi nell’ideare esercizi di
allenamento che sollecitino i gruppi muscolari rilevanti nel modo
appropriato.
Dislivelli, salti, ripetizioni di movimenti sport-specifici, l’applicazione
di pesi addizionali, ed il lavoro sulla sabbia pesante sono stati impiegati
con un certo risultato.
L’uso di uno schema di “Interval Training” (allenamento intervallato- IT)
che consenta un recupero parziale della frequenza cardiaca e respiratoria e
la dissipazione dell’acido lattico accumulato. Il rapporto tra periodo di
lavoro e periodo di recupero è di circa 1:5, 1:6, cioè il periodo di
recupero dovrebbe essere più lungo di sei volte rispetto al periodo di
lavoro.. Durante il periodo di recupero, il cavallo esegue un lavoro a
bassa intensità ed esercizi di scioglimento.
DISLIVELLI
I dislivelli possono variare in ripidità e direzione. I dislivelli in
salita sviluppano potere nei posteriori. Questo tipo di esercizio è più
utile nelle prime fasi dell’allenamento, quando uno degli obiettivi è
sviluppare la capacità propulsiva del cavallo. Una modalità di allenamento
intervallato viene usata per sviluppare la potenza su salite ripide, al
passo, oppure al galoppo e discese al passo come fase di recupero. E’
meglio non salire al trotto per evitare le forze di rotazione sulle
articolazioni sacro-iliache. Pendenze ripide in discesa dovrebbero essere
affrontate al passo perché ad andature più veloci aumentano il trauma sulle
articolazioni, favorendo lesioni artritiche.
Una pendenza in discesa graduale viene talvolta usata per sviluppare un
elevato livello di riunione, poiché lo sforzo necessario a stabilire e
mantenere la riunione in una discesa viene potenziata rispetto al lavoro in
piano. Quando il cavallo torna a lavorare su una superficie piana, il
lavoro sembrerà molto minore. Tipicamente il piaffè viene allenato in
questo modo, ma anche il trotto ed il galoppo riunito possono beneficiarsi.
SALTO di ALLENAMENTO
L’uso di salti di allenamento per potenziare la forza muscolare si basa su
una griglia di ostacoli che vengono saltati con una modalità intervallare
IT: saltare è il lavoro e ritornare all’esercizio al passo o al trotto è
l’intervallo di recupero. La serie di salti può variare in altezza,
ampiezza e numero di barriere e la distanza tra di esse. Per i cavalli da
dressage sono appropriati questi esercizi durante le fasi iniziali
dell’allenamento per sviluppare la propulsione nei posteriori.
Le barriere dovrebbero essere piccole (alte 15-20 cm) e poste alla distanza
di una falcata.
Durante ogni salto le articolazioni del posteriore si flettono e quindi si
estendono in modo simile a ciò che avviene durante la riunione. Il carico
progressivo si ottiene aumentando il numero di barriere o aumentando il
numero di ripetizioni per ogni singola serie. Volendo si può effettuare
questo lavoro anche con il cavallo scosso.
Deve essere sottolineato che gli esercizi di salto sono utili solo se il
cavallo salta bene e con la schiena rotonda.
MOVIMENTI SPORT SPECIFICI
Un altro metodo di allenamento è ripetere i movimenti della propria
disciplina con modalità intervallare (IT). Per esempio ripetizioni multiple
di passi di piaffè o passage possono essere impiegati per migliorare il
coordinamento neuromuscolare e rafforzare i muscoli in modo specifico per
una data disciplina, a patto che i movimenti vengano effettuati
correttamente. Se la tecnica non è corretta, vengono allenati i muscoli
sbagliati ed il risultato è deleterio.
Come esempio potete effettuare 6 passi di piaffe e quindi procedere al
trotto riunito in un grande circolo inserendo spalla in dentro e travers
per sciogliere il cavallo. Ritornando al punto di partenza si può ripetere
la sequenza. Inizialmente si possono fare 4 ripetizioni ognuna delle quali
consistente in 6 passi di piaffe seguito dal circolo al trotto.Questo
esercizio dovrebbe essere eseguito tre volte alla settimana a dì alterni.
Ogni settimana potrete aumentare il numero di passi (incrementi di due
passi) o il numero di ripetizioni (aggiungerne una per volta) per produrre
un miglioramento graduale in gruppi muscolari sport specifici. Procedendo
così in 9 settimane arriverete a 6 ripetizioni di 20 passi di piaffè.
L’addestratore deve stare attento alla naturale tendenza del cavallo a
mettere in atto azioni compensatorie cioè utilizzare gruppi muscolari
errati, quando la fatica muscolare inizia a farsi sentire, cosa
controproducente per l’allenamento di potenza. Appena si manifesti
l’affaticamento, gli esercizi di potenziamento devono essere sospesi, ed il
cavallo deve potersi raffreddare. Il segreto per utilizzare con successo i
movimenti sport specifici, come allenamento di potenza, è di effettuare un
numero sufficiente di ripetizioni, per stimolare una risposta muscolare,
senza sacrificare una tecnica corretta.